venerdì 30 aprile 2010

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giovedì 29 aprile 2010

SECONDA PARTE DEL NULLA

• L’UOMO CINGHIALO (1)

Rude, formoso e nerboruto quanto una quercia, il suo habitat naturale è la trattoria di paese, dove gli piace cimentarsi in gare di ‘strafogo’ e trangugio violento.
Solitamente non cura l’apparire, si piace così com’è anche in canottiera con macchie di sugo, ama se stesso le sagre il vino (tavernello e non) fave e salame in senso letterale.
Di compagnia e bonario, a meno che non gli si tolga la pagnotta di bocca, adora abbandonarsi a lunghe pennichelle condite da rutti e altri rumori di natura fisica.
Ti vede come compagna di bagordi, o cameriera sexy a porgergli il bucatino all’amatriciana tra caraffe di vino rosso, difficilmente traditore, a meno che non si tratti di una cuoca.
Pregi: placido e calmo, sotto gli effetti del vino potrebbe diventare uno stallone
Difetti: Il riposino dopo la lunga mangiata potrebbe facilmente diventar letargo.

• IL TERRORISTA (1)

Bello, tenebroso, occhi di ghiaccio,fisico scolpito ma esageratamente magro e vestiti neri che si notino il meno possibile.
Ama le cinture, si ma quelle imbottite di dinamite.
Con la propria donna è mansueto a meno che non lo si faccia ingelosire, in qual caso si rischiano stragi di massa.
Ci si sente protette al suo fianco, a meno che voi non siate in una vagone di una metropolitana in centro città, non vi saranno luoghi poco sicuri per il vostro amore.
La gente intorno a voi purtroppo sarà poca, il suo amore totalizzante spaventa chi vi sta intorno a volte platealmente con gesti che il terrorista nel suo modo d’essere ritiene come semplici segni di stima altre con innocue frasi esplosive:
• ti taglio la gola
• ti faccio saltar la casa-
• attento alla macchina
Non avrà mai un lavoro fisso, né una dimora, tanto meno sicurezze da offrirvi, ama destabilizzare il prossimo a volte millantando rotture inesistenti, o pacchi a sorpresa che dovranno poi esser fatti brillare.
Uomo ideale per chi non ama la routine, ma i colpi di scena.
Pregi: Forte, passionale e Focoso
Difetti: Si rischia nel futuro immediato il passaggio a status Vedova Cecena

• IL LESBICO

Ideale compagno per lo shopping, casalingo perfetto e a volte disperato, lo troverete a piangere sul divano al vostro fianco per un episodio di Disperate Housewives.
Molto curato nel vestire, sta con voi non tanto per amore, quanto perché vorrebbe esser donna quanto voi, lo troverete facilmente nella cabina armadio mentre si prova l’ultimo tanga acquistato, dicendo:
“Amoree, lo faccio per te, se è sexy su di me…figurati su di te..”
Probabilmente innamorato di Clooney e del suo miglior amico, sarà il confidente perfetto, l’uomo tenero, dolce, comprensivo…il non uomo per antonomasia.
Fashion victim più di voi a volte rischierà di sembrar vipera dicendovi:
“Amooree, quest’anno alla prova costume, miri di arrivare ciccia e brufoli?”
Non fate affidamento su di lui visto che dilapiderà tutti i vostri averi, distruggerà la macchina e scapperà con l’idraulico.
Pregi: Ottimo confidente e shopping assist.
Difetti: Ama le vostre tette, solo perché brama di farsele fare uguali.

È UN MONDO DIFFICILE..



Uno esce di casa un’ora prima per andare al lavoro, ebbene si, con l’ansia della coda, del parcheggio, della multa dell’eccesso di velocità e della violenza nei confronti di chi, non sapendo guidare crea la coda perché non capisce la filosofia della rotonda, capisco che essendo francese non sia molto semplice da capire, ma…
Ebbene riesce ad arrivare al lavoro senza imprecare troppo e…viene bloccata proprio nella via sotto l’ufficio e perché? Perché gente chissà di dove ha deciso di girare qualcosa proprio oggi, proprio alle 8 del mattino, proprio qui in via pietro chiesa, la via delle battone.
20 minuti in coda, dico io, in coda con mille parcheggi occupati da trucchi parrucche, cineprese, modelle che sbadigliano, cavi elettrici con i quali, molto volentieri avrei preferito strozzare il maledettissimo omino dalla tuta arancione che piazzandosi davanti alla mia macchina mi ha detto:
“Signorì, amo da lavorà!”
“Perché io, secondo te son in macchina dall’alba per cosa???”
“Eh lo so, n’attimo dfi pazienza ‘nsomma!”
Un attimo di pazienza?io con i piedi sul volante cercavo in ogni modo e maniera di sfondare il claxon, ed i timpani dell’omino del traffico, nemmeno Marco Galli è riuscito a calmarmi, con le sue barzellette, le sue stelline, la sua voglia di farsi in bicicletta da Milano a Piacenza, nel caso l’inter vincesse!(MARCO TI AMOOOO).
“Signorì, mo può andare!”-e ride
“Cosa ridici, maledetto!”
Io con i capelli ormai scompigliati, le pezze di sudore, i vestiti sgualciti, scendo dopo un parcheggio di fortuna, entro in ufficio bestemmiando in tutte le lingue del mondo, e sento squillare il telefono.
“PEEEERRRCHéééé non mi lasciate in pace???Possibile che alle 8 ci sia gente con la voglia di chiamare???PRONTO!”
“Richiamami è importante”
Uhhhhh l’esasperazione, perché devo avere amiche che ruotano intorno al mondo maschile?
“Dimmi”
“Son tornata alla riscossa!Vuoi sapere cosa mi ha detto?cosa ha fatto?che musica c’era, l’odore di fritto e rifritto, il colore delle mutande , della macchina della zia, che è diesel e a 4 ruote?”
• LA RISPOSTA PLAUSIBILE ALLE 8 DEL MATTINO SENZA ESSERE OFFENSIVI:
“Non me ne può fregar di meno”
RISPOSTA REALE:
“Ah, ok, brava, CIAOO”
“MA, non vuoi sapere…”
NO TUTUTU
Mamma mia non è possibile, con un inizio di giornata così, cosa posso aspettarmi oltre?
A chi mi incontrerà l’ardua sentenza.

mercoledì 28 aprile 2010

PRIMA PARTE, DI UNA PRIMA PARTE DI NULLA




NB: Post fatto solo di stereotipi e luoghi comuni, non comuni, d'insieme.




Adesso ditemi la verità…Voi, Voi persone non irascibili quanto me, se vi fosse arrivata una mail con scritto: “Scusa, mi son fatta il tuo tipo, c’ho fatto pure lo sforzo ma dovevo per forza sturare il mio lavandino”, come l’avreste presa?
Io da persona irosa, irabile e psicolabile, mi son guardata intorno, diventando rossa con le pupille serpentine ho tirato un’onda energetica senza pari, ed essendo al lavoro son stata spedita fuori dall’ufficio in un nano secondo, secondo durante il quale ho chiamato la polizia per autodenunciare un omicidio, intenzionale, voluto ma che purtroppo non ho mai portato a termine, perché questa persona non vale nemmeno la fatica, e mi fa così tanto schifo che non riuscirei nemmeno a toccarla, a malapena riesco a salutarla, per la giusta cortesia, ma mai e poi mai riuscirei a toccarla…COME TI PIGLIA LA VITA???TI UBRIACHI CHIAMI IL MIO TIPO E GLI VAI SOTTO CASA???CHIARO CHE LUI , ANCHE SE TU SEI UN CARRO AMIU AMBULANTE, ALLE 2 DI NOTTE, CON GLI OCCHI CHIUSI UNA SVELTINA SE L’è FATTA UGUALE!APPLAUSI VI VOGLIO BENE.
Dopo questo preambolo che non serve a nulla, se non ricordare a me un avvenimento storico capitatomi un anno fa, vi racconterò l’uomo secondo me:
si la sua valenza alla luce della teoria dello sviluppo ormai è quasi nulla, serve a procreare, forse ad aprire i barattoli quando si è stanchi, e a farsi quattro salti nel letto come si deve (oddio, a volte la qualità non è delle migliori, ma a scatola chiusa, solitamente non si riesce a capire, tra tutti ne salverei solo 2…quindi..)

• UOMO TORO (1)

Quello che abbronzato, Palestrato E BALESTRATO, in bolla, d’estate si mette canotte stretch e jeans sgualciti, occhiali da sole ultimo modello e cappellino.
Di solito non parla emette suoni gutturali incomprensibili, ma si fa capire per lo più a gesti.
Molto protettivo, non perché ci tenga ma per rimanere nel personaggio. Ha la faccia mixata tra Bruce Willis e Vin Diesel, non puoi dirgli di no, anche se sai che sarà la tua perdizione, anzi una gran perdita di tempo visto che oltre a te ne ha mille altre.
Si ama, passa il tempo a curarsi e a cercare la pietra filosofale, non legge, ma s’interessa alle cose che ascolta alla tv.
Pregio: Fa beneficenza
Difetto: è una beneficenza indiscriminata (che schifo)
• UOMO GAZZETTA ROSA (1)

Calciatore mancato, anche se non fa altro, o poco altro.
Nei giorni dispari si allena, in quelli pari legge la gazzetta, gioca a Pes, tagga video sulla squadra del cuore, allestisce coreografie per la domenica.
Innamorato di se stesso del calcio, di Cassano o chi per lui, a volte è impallato anche col sesso. Ti vede come uno svago, gli orari di pausa pranzo, colazione e merenda son perfetti per incontri casuali e piccanti, grandi soddisfazioni, anche se ti tratta come un pallone da calcio. Non ha idee politiche definite, ma parla di tutto, è quasi logorroico.
Impeccabile PR amato dagli amaci, sospirato dalle donne.
Pregi: è un mediano nato, mooolto altruismo, meglio come amante.
Difetti: troppo spesso gli piace il gioco di squadra

• L’INTELLETTUALE (1)

Ti cattura con il suo grande sapere, poesie, scrittore, cantautore, pittore, laureato in UMANESIMO.
Con lui si frequentano mostre, teatri, convegni e presentazioni di libri (quasi sempre i suoi). Dice di amarti disperatamente, il dolore e lo stupore provocato dal sentimento lo turbano, lo portano all’isolamento, al suicidio intellettuale, non ci sono parole per descriverle l’attimo dei tuoi occhi che incontrano i suoi.
Ti presenta agli amici con le stesse parole che si potrebbero usare per descrivere la Nike di Samotracia, in realtà però nella sua mente, se i tu a non poter fare a meno di lui, della sua presenza, quasi soffocante.
Radicale nelle idee politiche, ti vuole convertire, pensa a te come ad una discepola.
A letto suole essere sadomaso.
Pregi: Ci saranno libri, poesie e quadri tutti su di te
Difetti: Le tue idee se dissonanti saranno lapidate, si renderà necessaria una vera e propria Perestrojka.



• L’INGEGNERE (2)

Arrogante. Spesso affascinante, purtroppo appena apre bocca per affermare: “In effetti si, ho viaggiato, son stato 3 anni a Petra, ho portato la cultura in quel paese lì..” ti rendi conto che le mani addosso le metteresti solo per tirargli un cartone.
Ti guarda dall’alto in basso, crede di essere spettacolare, ti corregge, puntualizza dove non necessario, non riesce a parlare, ma solo ad affermare tesi inconfutabili.
Spesso è di destra, a volte sa tutto nel suo settore e nulla di materie letterarie.
Pensa di corteggiarti in una maniera impeccabile, ti porta fuori, ti presenta famiglia e amici, ma sei solo la sua bambolina e nulla di più.
Istrionico, sportivo, al primo appuntamento snocciola tutti gli episodi salienti della sua vita, raccolti in un Bignami, mentre parla, scrive messaggi e ti fa vedere le foto di nipoti amatissimi che porta a cavallo nel weekend.
Ha sempre il miglior amico alle calcagna, quello al quale ti sbologna nel caso nel fine settimana dovesse tornare alla casa madre.
Si crede insostituibile, ma non si rende conto che tu annuisci ascoltando l’mp3.
Pregi: Per qualche minuti credi di esser la prescelta.
Difetti: è un bluff sotto tutti i punti di vista, è solo scenico, ma vuoto.

giovedì 15 aprile 2010


La vita non è un film, ma quella serata lo fu

Una serata con l’amore mio, una serata come tante già trascorse, una birra, poi un’altra, contare gli spiccioli, tantissime parole.
Solito pub, così vicino a casa da sembrare straordinario, ci arriviamo a piedi, dopo un appuntamento alla solita fermata dell’autobus, dove le sigarette si sprecano nell’attesa e l’mp3 ti fa compagnia scacciando i cattivi pensieri assordandoti con le solite canzoni amiche.
Nulla faceva presagire che sarebbe diventato un film, la pioggia insistente non dava tregua, il freddo non riusciva però a farti passare la voglia di uscire a fumartene una, solo per mettere una pausa alla garganella di birra.
I polacchi in un italiano stentato chiedono una sigaretta invitandoci a bere birra da loro, decliniamo l’invito.
Il bagno è fuori, ci si bagna per raggiungerlo, si scende una scaletta e ci si trova in un cortile interno, e sembra di essere in un’altra città, nordica, magari.
Il messaggio dice: “Dove sei? Io ho finito, son con un amico”
Mi guarda e richiede: “Li invitiamo?”
“Ma si, tanto..”
Le storie incessantemente riempiono lo spazio della saletta, semideserta, con le luci soffuse e le pareti piene di pubblicità di marche diverse di pilsner.
“Si ma lo sai devi crederci sempre!”
“Ti rendi conto?mai e poi mai avrei pensato di vederlo, amici da tanto e poi…”
Vado in bagno e quando torno trovo gli altri due posti occupati ed uno, seduto sulla mia panca mi dice: “Ma tu, tu sei un’attrice! Piacere Fabio” e dsa lì inizia il nostro film.
Miss T e D, seduti uno affianco all’altra sembrano usciti dal trailer di un film americano sull’inseguimento di un sogno:
capelli lunghi e berretto a calzino lui, e lei uno stile tutto suo, bambolina giapponese gotica.
Io che mi perdo nei racconti sull’India del tatuatore, che mi racconta di aver fatto un viaggio sul tetto di un treno e di aver condiviso con gente diversa, di estrazione differente milioni di esperienze: “Questo si , che mi ha cambiato la vita!”
Caro Bianconiglio, basta poco per farmi innamorare, ma continui a scappare, nascondendoti in anfratti ombrosi, dipingendo pareti di tane, con favole mirabolanti, ed io, io ti ho potuto scorgere solo una volta, tra una siepe, ed un fungo.
I racconti continuano, imprese incredibili, il tatoo fatto a D. sul braccio, i suoi.
La sua casa col camino ed in mezzo alla stanza l’ulivo, intorno al quale gli amici si raccolgono a parlare: “Sai è preferibile l’ulivo alla TV, fa molto più hambient!”
Poi il viaggio in macchina, in un paesino in cima alla collina, le curve i disegni sul vetro: “è un leone!”
Le canzoni degli Him di sottofondo, i matrimoni a Las Vegas,- “è davvero una notte perfetta-
Una piazza, un numero-non risponde- nelle tane il cellulare non prende.
Un dolcissimo ritorno, e una volta a casa, tutto sembrava un sogno.

mercoledì 14 aprile 2010

Io lo stimo


H. 5.45: la sveglia si accende ed inizia il mio programma preferito, le dediche di tutto esaurito, dove persone diverse dedicano o si dedicano canzoni che solitamente non sono in programmazione.
Le voci si susseguono, calde, a volte isteriche, spesso innamorate.
Da un po’ di tempo a questa parte incazzate, tutte con la stessa persona, che è strano se si pensa che s’un milione di spettatori solitamente il 50% delle richieste le rivolgono all’amore il 30% al lavoro il 20% a varii ed eventuali stati d’animo.
Da settembre ad oggi, spesso mi capita di sentire: Mario bastardo, Balotelli infame ecc..
Io in sincerità manco sapevo chi fosse, sapevo solo che un giocatore dell’inter si chiama Balotelli; incuriosita da questa raffica di odio nei suoi confronti, volendo a tutti i costi conoscere la fonte di tutto questo sparlare (Blog, facebook,giornaletti..) iniziai ad andare su internet ad informarmi, iniziai a seguire programmi sportivi, interviste su you tube..
E mi accorsi che Mario, non solo è piuttosto Figo, ma non è nemmeno antipatico come la maggior parte dei tifosi lo dipinge.
A 18 anni, esser considerato uno dei più bravi calciatori del campionato farebbe montar la testa a tutti, solo che se Cassano fa lo spiritoso arrogante, allora va bene, se lo fa Balotelli allora parte l’insulto.
Non è giusto, fossi stata nei suoi panni avrei espresso la mia rabbia nei confronti dei tifosi in maniera ben più esplicita, del solo andar sotto la curva…seeee avrei saltato la barricata e fatto na strage con bazooka altro che!Insulti razzisti dai suoi stessi tifosi che schifo.
A Striscia ha indossato la maglia del Milan…EEEBBBééé????un calciatore non può aver una fede diversa rispetto alla divisa che indossa???certo che si, son mercenari tutti a parte pochi (Totti!) e da bravi mercenari passano dal miglior offerente, che mi sembra giusto, non etico ma giusto.
Ma ditemi voi, nel 2010, oramai c’è qualcosa di etico?NULLA, è l’epoca del nichilismo puro e quindi non andate a fare i finti moralisti per una maglietta indossata, che siete solo che patetici!
Quindi a questo punto si arriva all’unica conclusione possibile:
“Perché Mario è indigesto al popolo tifoso?”
1)Perché è FIGO
2)Perché gioca a calcio da Dio e loro le cose che lui fa in campo le possono solo sognare sulla PSP, quando giocano in maniera decente, per il resto dei lesi, nemmeno la console è d’aiuto.
3)Perché ha 18 anni ed è straricco
Insomma la goccia che poi me lo rese ancor più simpatico è stata l’intervista delle iene, ed anche se mio fratello e quasi tutti i miei amici non possono far altro che denigrarlo io dalla Nord urlo:
“BALOTELLITI AMOOO” anche se con il Genoa non c’entra nulla…E VENITEMI A RIMPROVERARE!?!?!

domenica 11 aprile 2010

Il Derby secondo me


Preambolo obbligatorio a questo post:
1) Grazieeeee Rooomaaaa che ci fai piangere abbracciati ancoooraaa Graziieee Romaaaaa!Grazie all’Ottavo re de Roma il gladiatore Francesco Totti che esulta in cima all’ottavo colle de Roma!
2) Graazieee Valeeee per aver vinto in Qatar, di notte, dove non vincevi dal 2005


NB: In questi 2 ringraziamenti spero di aver dimostrato sportività, la sportività che non posso dimostrare perché il Grifone ha perso e io il doriano l’ odio da quando sono nata.
Non posso proprio gioire, perché ha vinto perché noi abbiamo giocato male;
noi siamo stati inconcludenti in area, noi non correvamo dietro alla palla, ma eravamo incollati all’erba del Ferraris e proprio non ce la sentivamo di correre, stanchi “chissà perché, chissà per cosa, nessuno sa perché, perché chissà per cosa!”
Noi.
Noi che per l’ennesima volta dalla Nord abbiamo dimostrato la nostra fede con una coreografia mozzafiato.
Noi che non smettiamo mai di cantare, nemmeno se rispediti in C!
Il calcio non vorrei vederlo giocato così.
Non vorrei ogni secondo che la partita si interrompesse perché un 99 qualsiasi sfiorato da fantasmi invisibili, cade per terra e sta mezzora a far una merolata pazzesca, fingendo chissà quali dolori lancinanti in posti esageratamente assurdi; per una volta avrei preferito che il calcio fosse giocato con falli, anche brutali, giocatori falciati da dietro, spintoni gomitate, un po’ alla Marc Lenders.
Invece ho visto 22 “donnicciole”, alle quali mancavano solo body e scarpette con le punte per interpretare la morte del cigno.
Ma chi vi allena Garrison?
Oh cugini c’avete messo 6 anni per vincere un Derby, l’avete vinto 1 a 0 non vi siete nemmeno riscattati dall’ultime 3 pere ricevute, e vi siete permessi di far gli esaltati in giro per la città, siete PESSIMI.
Non posso dimostrare alcun tipo di sportività, Genova è solo rossoblu!
Gaspe, frusta quei rammolliti di giocatori che ci ritroviamo, falli allenare stile Jeff Turner. Non possiamo perdere dai ciclisti che già da nove mesi a questa parte trallalerano: “Se sotto c’è un genoano in testa gli pisciamo” e adesso figurati, andranno in giro con le loro schifosissime scarpette rosse , stile Dorothy a cercare il loro Mago di Oz, alias Antooo, che con la sua faccia contrita s’è seduto nell’aria in preda ad una crisi mistica che l’ha portato alla visione del Mondiale, e a dialogare con la sua solita mano davanti, da sbadiglio, con la Dea Kalì, la quale a suo dire gli avrebbe detto:
“Fenomeno, hai avuto 700 donne, ma perché a me proprio nun me fili?”
Misticismi a parte, rintanata in un lupanare della mia città ho seguito il derby con la mia solita verve inglese: “Mortacci, a voi, meeerdeeee!”-“Maledetti BLucerchiati-alzaaatiii, spaccagli la faccia!”
Si, si con il cameriere che mi serviva allibito la mia birretta, e che, sfortuna ha voluto, mi rivolgesse la parola proprio al 23 esimo, quando quel fortunello barese trovandosi in area, per caso ha fatto goal, con Scarpi dietro in preda ad una crisi di fame, che probabilmente stava chiamando il paninaro, ignaro del pallone che stava entrando in rete.
Benissimo, anzi malissimo.
Dopo aver accusato il cameriere, per avermi fatto subire, il goal, e dopo avergli urlato: “Non mi rivolgere, mai più la parola!”(ehhh pensare che gli sbavavo dietro da esattamente 23 minuti, e tutto è caduto nell’oblio di un goal!), me la son presa con i due pivelli doriani dietro di me, son tornata a casa sbattendo porte chiamando mio padre, mio fratello che come me inveivano contro i cugii, ho litigato con mia madre chè è gabibba doriana ,son andata a letto senza voce ma con la tristezza nel cuore, avendo coscienza che:
• I miei più cari amici son blucerchiati e se ne approfitteranno di questa vittoria per sbeffeggiarmi in lungo ed in largo. Anche perché da me han subito le peggior cose!
• Purtroppo son sempre uscita con blucerchiati, tranne uno, chiaramente il migliore di tutti, ma non posso non lodar le loro doti, cacchio
• Mia madre è zecchissima, e ancora oggi non me ne faccio una ragione, ma è pur sempre mia mamma, anche se ho cercato di disconoscerla, di farle cambiar fede in qualche modo, almeno di farle capire che, essendo nata a Roma, avrebbe potuto tifare la Magggica, ma nulla!
• Vado sempre a mangiare il gelato dove va Cassano, prendo l’aperitivo nello stesso suo bar, mi sembra una congiura, al supermercato faccio la spesa con Carolina.
• Il mio bar di fiducia è di un Sampdoriano.
• Ho lavorato sempre per ristoratori Sampdoriani maledetti L’unica cosa che mi salva è:
TUTTO QUESTO MI SUCCEDE perché è MEGLIO CONOSCERE IL PROPRIO NEMICO!E probabilmente, per darmi occasione di distruggerlo!
KGB

martedì 6 aprile 2010

Necessità è Oblio


Io:Non capisco cosa possa essere la necessità.
Gattomatto:Quale necessità?fisica?
Io:Se fosse quella fisica al momento mi troverei in difficoltà, anzi purtroppo in difficoltà lo sono sempre;
Cibo , acqua, tutto mi fa gola. Ho bisogno di quantità industriali.
Gattomatto:Ecco il perché dei problemi avuti con i vari ex, storditi dalle incessanti richieste, a volte sviliti, abituati forse alla donna alla quale chiedendo, si riceve il rifiuto, con te trovavano l’esatto opposto, l’insoddisfazione, nulla ti basta.
Io:E quindi, la necessità porta all’insoddisfazione!
Gattomatto:No una volta saziata non dovrebbe.
Io:Se abitassi in Brasile probabilmente il sole non mi basterebbe lo stesso, nel deserto mi lamenterei delle notti gelide, non troverei mai pace sono un animo irrequieto.
Gattomatto:Nausea?
Io:Si alla fine si pure delle cose belle.
E dunque come porre rimedio?
La privazione sarebbe forse la soluzione?
L’accontentarsi?
Gattomatto: No non sarebbe la giusta prospettiva di vita, non ti piacerebbe proprio.non sarebbe giusto, hai già provato, ti è andata male, hai sempre avuto questo conflitto nulla ha potuto aiutarti, l’esagerazione in tutto, l’oblio che ne consegue, l’alienazione della folla, il perdersi e non riconoscersi, forse lo sdoppiamento di personalità, nascondersi e farsi rincorrere, nulla è sano, e una volta che ti rifugi qui, nelle viscere, dove credi di poter pensare, non ti accorgi nemmeno di essere sempre in preda al desiderio di eccesso, eccedi nel cercar il nulla, il buio il sosia che ti guidi alla saturazione del Nero.
Io:Se solo mi svelasse-questo sosia-ciò che sono, riuscirei ad uscire da questo vortice di incessante bisogno.
Gattomatto:Lui non può indicarti nulla, brancola nella tua fame, non ti potrà mai guidare.
Tu solo tu hai la soluzione, ti manca un numero sta a te.
Puoi cercarlo a tentoni, puoi decidere di accender la luce della ragione.

sabato 3 aprile 2010

Specchio, solo un riflesso


Cominciai a tagliarmi i capelli , per trovare la novità. Mi ripetevo, ogniqualvolta davanti allo specchio con le forbici in mano ed i capelli bagnati, che questo, si questo sarebbe stato il modo giusto per avere un domani diverso: ma anche se i capelli si accorciavano, la mia capacità di carpire segnali di un quotidiano diverso, erano pari a zero.
Tutto uguale, stesso lavoro, stessa città e stessa vita.
Mai mi sarei immaginata nei miei sogni di bambina di fare una fine così poco avventurosa, così uguale a miliardi d’altre vite.
Il gatto dietro di me, seduto sul bordo della vasca mi guardava con aria rassegnata, la sigaretta che buttava nubi di fumo blu, gli occhi svegli e la consapevolezza di chi sa che questo mio mezzuccio a nulla sarebbe valso.
“Perché non ti rendi conto che la tua cecità non ti permette di cogliere l’essenziale? Possibile che tu non ti renda conto che finchè vivrai di momenti costruiti dalla tua mente, nulla si presenterà a te come è in realtà, ma sarà filtrato dai tuoi pensieri?
Prova a guardare l’insieme senza preconcetti, senza il filtro dell’ ieri!”
“A parole è facile, non posso non ritrarre il presente senza che esso sia influenzato dal passato; se vedessi una persona di mattina, conscia che nel passato mi fece un torto, sicuramente i miei occhi la scruterebbero con diffidenza.”
“No, questo non deve accadere.”
“E invece si”, urlo io allo specchio. Si , è così, oggi son così per colpa di Ieri..
Nulla potrò fare per cambiare, se non cercare, almeno in parte di non vivere di preconcetti.
Come? Assicurandomi, forse, che una volta chiusi gli occhi nulla esista realmente? Dunque tutto sarebbe frutto della mia immaginazione, e quindi io dovrei solo cambiare modo di fantasticare; ecco, finito di tagliarmi i capelli, farò così!
No, probabilmente, sarebbe proprio la maniera errata, quella da evitare, lo stoicismo potrebbe aiutarmi o meglio il cinismo in senso classico o il nichilismo? Forse l’atarassia?
No , no e no.
E se vivessi in un mondo già disegnato? Vorrei sicuramente uscire, come T. cerca di valicare i confini della sua regione-lager, io vorrei uscire dalla mia cornice, lo so non è la stessa cosa,i miei diritti, bene o male, son tutelati, sicuramente più dei suoi.
Eppure trovo di che lamentarmi.
Non lo so. So solo che partirò da lunedì, non posso mica partire da sabato, in questa nuova impresa, cercar di vedere l’insieme in maniera più realistica, un po’ come scrutare un quadro verista, non futurista.
Forse basterebbe avere solo un po’ più d’ordine tra le mille monadi, i mille film, i mille cassetti mal chiusi.