giovedì 15 aprile 2010


La vita non è un film, ma quella serata lo fu

Una serata con l’amore mio, una serata come tante già trascorse, una birra, poi un’altra, contare gli spiccioli, tantissime parole.
Solito pub, così vicino a casa da sembrare straordinario, ci arriviamo a piedi, dopo un appuntamento alla solita fermata dell’autobus, dove le sigarette si sprecano nell’attesa e l’mp3 ti fa compagnia scacciando i cattivi pensieri assordandoti con le solite canzoni amiche.
Nulla faceva presagire che sarebbe diventato un film, la pioggia insistente non dava tregua, il freddo non riusciva però a farti passare la voglia di uscire a fumartene una, solo per mettere una pausa alla garganella di birra.
I polacchi in un italiano stentato chiedono una sigaretta invitandoci a bere birra da loro, decliniamo l’invito.
Il bagno è fuori, ci si bagna per raggiungerlo, si scende una scaletta e ci si trova in un cortile interno, e sembra di essere in un’altra città, nordica, magari.
Il messaggio dice: “Dove sei? Io ho finito, son con un amico”
Mi guarda e richiede: “Li invitiamo?”
“Ma si, tanto..”
Le storie incessantemente riempiono lo spazio della saletta, semideserta, con le luci soffuse e le pareti piene di pubblicità di marche diverse di pilsner.
“Si ma lo sai devi crederci sempre!”
“Ti rendi conto?mai e poi mai avrei pensato di vederlo, amici da tanto e poi…”
Vado in bagno e quando torno trovo gli altri due posti occupati ed uno, seduto sulla mia panca mi dice: “Ma tu, tu sei un’attrice! Piacere Fabio” e dsa lì inizia il nostro film.
Miss T e D, seduti uno affianco all’altra sembrano usciti dal trailer di un film americano sull’inseguimento di un sogno:
capelli lunghi e berretto a calzino lui, e lei uno stile tutto suo, bambolina giapponese gotica.
Io che mi perdo nei racconti sull’India del tatuatore, che mi racconta di aver fatto un viaggio sul tetto di un treno e di aver condiviso con gente diversa, di estrazione differente milioni di esperienze: “Questo si , che mi ha cambiato la vita!”
Caro Bianconiglio, basta poco per farmi innamorare, ma continui a scappare, nascondendoti in anfratti ombrosi, dipingendo pareti di tane, con favole mirabolanti, ed io, io ti ho potuto scorgere solo una volta, tra una siepe, ed un fungo.
I racconti continuano, imprese incredibili, il tatoo fatto a D. sul braccio, i suoi.
La sua casa col camino ed in mezzo alla stanza l’ulivo, intorno al quale gli amici si raccolgono a parlare: “Sai è preferibile l’ulivo alla TV, fa molto più hambient!”
Poi il viaggio in macchina, in un paesino in cima alla collina, le curve i disegni sul vetro: “è un leone!”
Le canzoni degli Him di sottofondo, i matrimoni a Las Vegas,- “è davvero una notte perfetta-
Una piazza, un numero-non risponde- nelle tane il cellulare non prende.
Un dolcissimo ritorno, e una volta a casa, tutto sembrava un sogno.

1 commento:

  1. bellissimi ricordi, grazie =)
    ma il film continuerà...anzi...to be continued..
    ti voglio bene
    TT

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