martedì 6 aprile 2010

Necessità è Oblio


Io:Non capisco cosa possa essere la necessità.
Gattomatto:Quale necessità?fisica?
Io:Se fosse quella fisica al momento mi troverei in difficoltà, anzi purtroppo in difficoltà lo sono sempre;
Cibo , acqua, tutto mi fa gola. Ho bisogno di quantità industriali.
Gattomatto:Ecco il perché dei problemi avuti con i vari ex, storditi dalle incessanti richieste, a volte sviliti, abituati forse alla donna alla quale chiedendo, si riceve il rifiuto, con te trovavano l’esatto opposto, l’insoddisfazione, nulla ti basta.
Io:E quindi, la necessità porta all’insoddisfazione!
Gattomatto:No una volta saziata non dovrebbe.
Io:Se abitassi in Brasile probabilmente il sole non mi basterebbe lo stesso, nel deserto mi lamenterei delle notti gelide, non troverei mai pace sono un animo irrequieto.
Gattomatto:Nausea?
Io:Si alla fine si pure delle cose belle.
E dunque come porre rimedio?
La privazione sarebbe forse la soluzione?
L’accontentarsi?
Gattomatto: No non sarebbe la giusta prospettiva di vita, non ti piacerebbe proprio.non sarebbe giusto, hai già provato, ti è andata male, hai sempre avuto questo conflitto nulla ha potuto aiutarti, l’esagerazione in tutto, l’oblio che ne consegue, l’alienazione della folla, il perdersi e non riconoscersi, forse lo sdoppiamento di personalità, nascondersi e farsi rincorrere, nulla è sano, e una volta che ti rifugi qui, nelle viscere, dove credi di poter pensare, non ti accorgi nemmeno di essere sempre in preda al desiderio di eccesso, eccedi nel cercar il nulla, il buio il sosia che ti guidi alla saturazione del Nero.
Io:Se solo mi svelasse-questo sosia-ciò che sono, riuscirei ad uscire da questo vortice di incessante bisogno.
Gattomatto:Lui non può indicarti nulla, brancola nella tua fame, non ti potrà mai guidare.
Tu solo tu hai la soluzione, ti manca un numero sta a te.
Puoi cercarlo a tentoni, puoi decidere di accender la luce della ragione.

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